
DIZZY DAVIS
Dizzy Davis è un progetto musicale nato per sbaglio.
Pysch / 90’s / garage / bedroom lofi
(Hello there, anzitutto un abbraccio nel caso il covid19 sia venuto a scassare le palle all’interno del tuo albero genealogico). Scrivo sta sturia dietro a forti pressioni del buon Wilson.
Volendo anche rompere i coglioni ai nazionalisti vi racconto di quando nel 1996 mi innamorai del concetto di EUROPA durante una lezione di diritto, sui banchi di un istituto tecnico di Bergamo, molti mesi prima dei cilum boomati alla pipistrella: cazzo ne sapevo che 15 anni dopo Franz mi avrebbe chiesto di portare a spasso alcune band della Otis? Ogni occasione è buona per ringraziarlo, maledirlo e cacciar dentro anche Diego.
Dal 2013 ad oggi conto 26 uscite nel vecchio continente (dalle 4 date easy ai tour di 40 giorni distribuiti su 14 stati) la maggior parte per il garage-punk/punkrock: per osmosi state guidando per una media di 5 ore al giorno, pranzando alle gas station controllando la furga dai vetri, trovando il locale, scaricarando la furga, sfratellando con boss fonico barista socio amico/amico tossico barista barista, controllando/aiutando/apprezzando/uccidendo il fonico, cominciando ad essere molesti a cena, freestando coi locals nella yard, controllando che al concerto fili tutto liscio tra suono che cambia con il pubblico corde mic valvole backup, bevendo il bar, andando a far casino dopo, dormendo in 5 dal promoter, spesso preparando il pranzo per tutti al risveglio, rimpacchettando la furga e repeat per tre settimane di fila con 2 gg di riposo che stai tentando comunque di fillare per risparmiare sul dormire e magari far vendere qualche disco ai tuoi. Giretti in città, record shop, music shop ma ocio: centri la furga, ti fottono gli strumenti, sminchi con gli sberry? GAME OVER. Well, so far so good.
In questi giorni avrei dovuto essere in Francia con gli Insanity Alert ed invece mi tocca di cacare fuori (dal vaso) un mini rassegna di squat localoni e postacci che ho scelto in modalità totalmente RANDOM, guidato dai ricordi e dalla 8Ball Kush di Barneys, che va a disturbare irrimediabilmente le memorie di cui sopra (già confuse alla loro genesi porque el papy john conducia borracho).
Nota per i nostalgici
Garantisco istituzione e mantenimento Black Boxes che qui siamo mica su Garage2000 (harcorella who?).
HORST KLUB – Kreuzlingen – CH
Un po’ casa, un po’ squat, un po’ skatepark, il mitico HK nasce vicino al lago di Costanza che da il nome anche ad una delle città che vi si affaccia (andateci a carnevale, festù): la crew formata da veri fratelloni e gli avventori provengono tutti in bici dalla vicinissima Germania (confine a 4 km).
Ci ho portato i Perrosky durante il mio primo tour europeo con la Merry (Audi A2, 3 anime, ampli, 2 chitarre, batteria completa, merch e bagagli), le Death Valley Girls quando ero per cazzi al Beaches Brew e mi hanno assoldarono per completare il tour (pochi giorni dopo il loro rientro ad L.A. Mr. James Newell Osterberg Jr. se ne uscì con “God bless DWG” dal quale ne scaturirono un paio di video e collaborazioni), i Midwest Beat (Kyle che si doveva sposare a fine tour, dopo l’after party cadde di faccia sulle scale dell’horst: basically si è sparato 3 settimane e matrimonio come 2-face, regular & 2mefatto), Cozy, Steal Shit Do Drugs ed altri.
Saluti da Tunisi!
UBU – Perpignan – FR
Uno dei pochissimi posti del vecchio continente dove so far non sono ancora il benvenuto è la fottuta città dei pirati di Perpignan oltre ai quali conta in egual misura tossici e zotici scorbutici. Nelle 5 o 6 volte che ci sono stato qualcosa è SEMPRE andato storto. Superlativa la prima volta @ UBU (sempre nel mitico tour con i cileni) quando ci suonammo con i Go!Zilla: più persone che denti al concerto, notte all’ex-orfanotrofio con il custode (che era anche il barman) pronto ad accoglierci con 2 alani mega puzzolenti (di cui uno morto probabilmente in qualche angolo), zerbini di peli pubici e il rebus BAGNO. Tipo che doccia, cesso e camera sua formavano un unica stanza, quindi se dovevi lavarti, pisciare o cacare ti dovevi recare DAVANTI AL SUO LETTO senza la minima barriera di protezione da udore e pudore. Feci difficili.
GASTEIZKO GAZTETXEA – Vitoria Gasteiz – PV (país vasco)
Non è che ami molto la Spagna ma il trittico Paesi Baschi-Cantabria-Galizia è veramente tanta tanta roba. Com’è il centro sociale di Vitoria? Immaginati un Paci Paciana all’ennesima potenza, con una storia fuori di testa e piazzalo sopra una collinetta: collegalo poi tramite una scalinata ad altri 5 locali per il pre y post. 2 anni fa con le Baby Shakes ed il posto imballato potete solo immaginare il bordello.
Vol.2
Prossima volta vi risparmio l’intro, vi racconto come sono finito nell’It-Pop e recensisco più locali. Ok?
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PEZZO SEGRETO
Pensavate fosse finita qui? Evidentemente non conoscete John Terrible perchè qui arriva il bello. Questo di seguito è la rece del primo tour europeo coi Perrosky. Una vera chicca che forse avrebbe meritato un articolo a parte, ma ci sentiamo generosi e ve lo mettiamo qui come happy ending!
6-7 maggio: ospitati da lisa e kevin aper che ci ammazza di cazzate visitiamo Innsbruck, e andiamo in uno squat dove suonano due gruppi metal (el camaro, the hookers) e dove danno solo birra calda. Innsbruck è fantastica.
8-9 maggio: traffico terrificante a Frankfurt e si sbarca a Heilbronn. Show con Nikky Corvette e i Romeos + Diegone Clemente che cerca di andare in gol ma arbitro fischia e sul ribaltamento di fronte punizione: palo. Ci fanno mangiare pizza in piedi e a mezzanotte, il tipo che ci doveva ospitare dice che fra un ora chiama un altro tipo per vedere se ha posti letto disponibili. Splittiamo le band ed io con i Perroskony andiamo a dormire come dei re da un cileno ubriaco (claudione) conosciuto pochi secondi prima. Un grande! Giorno seguente giornata famiglia con bimba e moglie al seguito super relax.
10 maggio: su consiglio di claudione andiamo a visitare heidelberg, città universitaria/turistica molto bella e troviamo anche bel tempo. di sera chiediamo di poter aprire aggratis (avevamo 2 days off) la band dell’indomani al karl ma matias (boss) ci dice “col cazzo se volete suonate adesso”. corsa al motel per pigliare la backline e concerto. audience: una 30ina di old fuckedup people (descrizione di perro dei perrosky) che ballano come scemi come da video tubeterrible postato all’epoca dei fatti. all’ultima canzone il boss passa col cestone per chiedere soldi (e ne arrivano un botto) alla gente e mi paga anche il parcheggio dell’auto. pazzesco
11 maggio: visitiamo il castello di heidelberg e la caverna di batman e beviamo la birra che a me piace tanto.
12 maggio: visitiamo il centro di solingen e ci vien voglia di morire. mangiamo un dudum e ci vien voglia di vomitare. fa un freddo del cazzo e ci vien voglia di cagare. poi ci spiegano che è solo il centro che fa cagare e infatti i paeselli attorno sono fichi. suonatina al waldemeister posto superfico (grandissimi jens theo e susan) (franz ti risparmio commenti) niente cena perchè alcuni organizzatori ce la spazzarono e dormita nei lettiposacenere al piano di sopra. #diosupercane
14 maggio: andiamo al mitico haus di kassel dei mitici jens e stefan. quest’ultimo cucina da dio. prima dello show piccola erezione causata da una modella asiatica incontrata per strada. dopo lo show (locale pieno dribblando alla fine uno squatter barbuto e rastuto che voleva farmi la festa) puntatina al mutter dove trovammo una rissa e dove quel cretino del barista mi ha fatto saltar via un pezzo di dente poichè ubriaco maldestro. 3 becks 5.90 euro.
15 maggio: hamburg, il grande squat! jens keller ci cucina una cena deliziosa per scusarsi dell’organizzazione estremamente hippie del tour e andiamo con gli hussy a suonare al comet. arrivano allo show anche i kidnappers e si mettono subito a parlar male di franz. ci portammo due bottiglie di sailor rum e dopo averne scolata una scappai a casa a piangere. gli hussy a vedere un locale beatles stuffs e i perrosky a vedere le puttane. al rientro di tutti mi accorgo di dormire in una stanza senza finestre con altre sei persone e mi manca il fiato. jens percepisce che sono in difficoltà, si alza dal letto e chiude ANCHE la porta. la morte! in sogno arriva gigi rubagotti che mi porta a vedere le prove delle pearls (attenzione a me piacciono le pearls!)
16 maggio: concerto allo storico besunger di darmstadt (grandissimi jurgen e l’altro tipo che nella foto si rolla il decimo cannone della serata) con le miss intestines city dove finalmente ci riservano un posto a dormire in hotel
17 maggio: andiamo a ghent passando per la maledetta anversa dove c’è un traffico del diocane. visitiamo la città che è bellissima e suoniamo al negocito. finita la festa due stangone ci portano ad un party mega tamarro. una sembra promettermi la figa ma probabilmente cincischio troppo col pallone sulla trequarti e al momento del lancio sono in fuorigioco. sostituzione: arriva un tamarro e se la scassa lui. fuck my life. torniamo al negocito e andiamo a dormire di sopra dove è tutto fracassato, ci vive un homeless, 20 anni fa ci lavoravano le puttane e 10 anni fa son morte 2 persone (giuro è vero!). dormiamo nella ratada con i fantasmi. #superporcodio
18 maggio: 7,30 ore di viaggio e arriviamo a lyon dove pablo (un cileno che nemmeno i perrosky conoscevano) ci aveva organizzato in 2 gg un secret party in un bar. all’arrivo a casa di questo faccio una doccia ma l’acqua e fredda e piango. una lacrima di disperazione ma ho pianto pocodio. bell’acustico nel bar e poi party sudaka a casa di pablo: un bordello mostruoso con bottiglie rotte, pogo, dirtydance, cannoni dove il rockeroll lasciava il posto al più ignorante sound latinoamericano. arrivan due tipe vicino a me: una è figa ma stranissima l’altra un cesso ma sulla fronte aveva scritto gol. come se fossi nato ieri mi butto sulla figa che mi fa scappar la voglia di vivere mentre il cesso (solo ora mi accorgo fu tettutissima) scopa con un tamarro in mezzo alla stanza dove tutti ballano. l’apocalisse
19 maggio: visita in spiaggia dove il sole sparisce subito e poi conosciamo marc e sylvie che ci hanno organizzato il concerto al up&down: gente che ha suonato con sonny vincent ed i cramps, 45 anni di tostaggine. finiamo la serata con io che smanzo alcuni francesi che mi pigliano per il culo perchè sono italiano. trucco finale di perro che si bacia la propria mano nello stringere la mano del tipo francese (diocane è difficile da spiegare ma è un bel trick per mortificare un cretino)
20 maggio: suoniamo in un locale superfico demoiselle du cinq e andiamo a dormire da pedro smontando tutta la macchina e portando i pezzi in casa. sedili ruote e volante inclusi.
21 maggio: perpignan sembra una bella cittadina ma addentrandoti scopri che fa veramente cagare ed è popolata da tossici. suoniamo all’ubu che è anche fico ma tra audience e gestore ci sono più persone che denti. attenzione il peggio arriva ora. andiamo a dormire dal barista rockabilly che ci porta in un casermone dell’orfanotrofio dove vive lui con un cane enorme che puzza come un enorme cane morto. io i perrosky e i mitici go!zilla ci troviamo a dormire in mezzo ad una cifra di capelli, yogurt andati a male, cani morti e organi di bambini in putrefazione. dio che è cane (morto)
22 maggio: finalmente barcellona. qui scopro che alvarone dei perrosky non solo mi ha accreditato il pass per tutto l’evento del primavera sound, ma mi ha bookato come tour manager e che quindi ho accesso a tutti i cocktail party con open bar e musica dal vivo, birre a un euro al forum e accesso al backstage dei gruppi del palco adidas. al stand 32 del chile poi c’era un botto di figa su cui faccio il misterioso (eh eh). perrosky super impegnati quindi ho fatto caciara con lando e fabio per 3 giorni.
un viaggio indimenticabile.
grazie a perro alvaro e carmen, fratelli per la vita
grazie a lando e fabione
grazie alla otis e jens
grazie a tutte le persone che ci hanno ospitato (kevin lisa pablo pedro claudio ezio)
grazie a tutte le persone con cui ho sfratellato.
Dizzy Davis è un progetto musicale nato per sbaglio.
Pysch / 90’s / garage / bedroom lofi
Avete presente quei momenti in cui vi dite: ‘Basta, mollo tutto e me ne vado’? Ecco, a Nicola è capitata più o meno la stessa cosa, ma, a differenza di tanti quaquaraqua, l’ha fatto davvero.
Dopo averlo seguito per 3 live di seguito durante il suo tour italiano, Baby Lemonade ha deciso di intervistare l’idolo dell’egg punk tedesco, George a.k.a. EGG IDIOT.
Stanzy Reviewsss #11, ecco cosa ci è piaciuto ascoltare negli ultimi mesi.
Psycho punk per allietare la frenesia mentale.
Spomella di qui e spomella di là e vedrai che bel disco