
DIZZY DAVIS
Dizzy Davis è un progetto musicale nato per sbaglio.
Pysch / 90’s / garage / bedroom lofi
Bang Bang Radio per chi non la conoscesse (dove cazzo vivete?!) è la webradio, direttamente dalla zona rossissima di Casalpusterlengo che include, tra le varie rubriche dedicate al calcio locale, al gossip e cinema, uno spazio immolato alla musica underground, attento soprattutto alle realtà e alle band contemporanee provenienti dal nord Italia e non solo.
Più che celebre è ormai l’appuntamento settimanale della Bang Bang Chart ovvero la classifica stilata da o’ direttò, Daniele Foini. Ogni settimana le bombette che ci rifila, scavando negli oscuri meadri di Bancamp, ci lasciano così sbalorditi che abbiamo deciso di avviare una collaborazione, proponendovi le 7 migliori canzoni (prediligendo gruppi non italiani che presumibilmente già conoscete) delle Bang Bang Chart di ogni mese.
Godetevi questo primo assaggio, vi garantiamo che non ve ne pentirete.
Kitchen People – Guitar Mag [Australia]
da “Planet Perth” (2020), Warttmann Inc.
Australia. Canguri, boomerang, garage punk ignorante: sì, la scena australiana, come abbiamo scoperto negli ultimi anni, è una congrega di pazzi scriteriati e proprio per questo regala le cose migliori. I Kitchen People vengono da Perth, costa occidentale dell’assassino continente oceanico, e sono in giro già da cinque anni o giù di lì. Planet Perth è il loro secondo EP, autoprodotto e assemblato usando vecchie session ma rilasciato anche in cassettina su Warttmann Inc., fatto di cinque pezzi tanto assassini quanto cortissimi. Guitar Mag è la più corta dell’EP: un minuto e tredici secondi di riff nervosi, ritmi paranoici e urla da rissa fra ubriachi.
Chemtrails – Blurred Visions [UK]
da “The Peculiar Smell of the Inevitable” (2020), PNKSLM Recordings
Nonostante la copertina del secondo LP dei Chemtrails, The Puculiar Smell of the Inevitable, possa essere scambiata da un occhio distratto per quella di un album death metal underground dei primi anni Novanta, con gli scheletri e tutto, i Chemtrails sono puro garage al 100%. Quintetto da Manchester UK, uscita Pink Slime, vi sbattiamo in faccia questa Blurred Visions che è un pezzo dritto come un TGV e ruvido come la cartavetro, ma non disdegna i cori cantabili e un po’ di melodia. Non significa che non morda, sia chiaro.
Powerplant – Good Time [UK]
da “A Spine / Evidence” (2020), Static Shock Records
I Powerplant vengono dall’ East London e non amano tanto i fronzoli, come si nota dalla copertina ultra-minimal di questo EP e dalle uscite precedenti. Sono un progetto relativamente recente (la prima roba esce nel 2017), dietro cui si cela un losco figuro di nome Theo Zhykharyev, ed escono su una label che sai già quel che trovi e sai già che sarà roba buona se ti piace il panccc, la Static Shock. Il pezzo che proponiamo dal loro recente “A Spine / Evidence” è Good Time: cattiveria, rancore, elettricità. Che volete di più?
Bad Crush – Dead Man’s Pool [Canada]
da “Bad Crush” (2020), Autoprodotto
Facciamo un saltino dall’altro lato dell’Atlantico, per la precisione a Hamilton, Ontario, Canadà. All’esordio con questo omonimo EP da sei pezzi rapidi e assassini, ci lanciano addosso delle belle colate di chitarre acuminate e urlato femminile stile riot grrrl che è sempre roba buona e giusta. “Dead Man’s Pool” riassume tutto benissimo: sanguinaria, putrida, concisa, fulminante.
Stuck – Era [USA]
da “Change is Bad” (2020), Born Yesterdays Records
Scendiamo dal Canadà in Illinois, iuesei, per un altro combo bello incazzoso, gli Stuck. Escono su Born Yesterdays, etichetta del cantante Greg Obis (che è anche un tecnico del suono e si sente visto che il suono è proprio bello), ed è un debutto a tutti gli effetti. Il proiettilino che abbiamo selezionato è “Era”, una lamata tesissima e tutta nervi, elettrica, sulfurea e post-punk come si conviene.
Lassie – QT Enhancer [Germania]
da “Ex White / Lassie Splittape” (2020), Autoprodotto
Riattraversiamo l’Atlantico e torniamo nel cuore della Mitteleuropa: eccoci qua a parlare dei Lassie, sgangherato combo made in Lipsia. Il pezzo che abbiamo scelto viene da uno split insieme ai sodali Ex-White (che però non sono in questa lista, non odiateci Ex-White, vi vogliamo bene lo stesso) e ci piace perché è una grattugiata di chitarrini completamente sballata col cantato e gli urletti tutti in clip, una cosa sempre bellissima da ascoltare.
Itches – Tree [Belgio]
da “Itches” (2020), Autoprodotto
Chi ci segue da un po’ sa che per qualche motivo il Belgio è un po’ il nostro staterello preferito se parliamo di panc: se, ad esempio, gli Australiani sono dei pazzi criminali totali e ci piacciono per quello, i Belgi, chissà perché, hanno quel grezzume ignorante di provincia che troviamo adorabile. Gli Itches sono esattamente questo, ovvero un gruppetto minuscolo ma tutto cuore: giovani, rozzi, decisamente acerbi, con un sound così artigianale da far tenerezza, però come fai a non volergli bene? “Tree” è il pezzaccio che abbiamo scelto per voi.
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